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Francesca – 30

Francesca – 30
Ciao Sex Academy, mi chiamo Francesca, ho un problema con Luca il mio ragazzo e spero che potete aiutarmi. Tutte le volte che facciamo l’amore è un momento magico, c’è sempre molta passione e intesa tra di noi, solamente che dopo aver finito tutto svanisce, Luca si trasforma, tutte le sue attenzioni di colpo finiscono, si gira sempre dall’altra parte e il più delle volte si addormenta; io cerco in tutti i modi di avvicinarmi, di tenerlo stretto, vorrei che lui facesse lo stesso con me, ma sembra quasi che gli do fastidio, che tutto l’amore che c’era prima d’improvviso sparisce, mi sento frustrata da questa situazione, credo che a lui interessi solo quello, e non provi dei veri sentimenti nei miei confronti. Mi piacerebbe avere un vostro consiglio, e se già vi è capitata una storia come la mia, grazie mille

Ciao Francesca, grazie per averci scritto la tua storia, ovviamente sull’aspetto sentimentale non posso pronunciarmi, solamente tu puoi sapere cosa prova il tuo ragazzo nei tuoi confronti, e se la vostra è una storia d’amore o un rapporto basato unicamente sull’approccio sessuale. Detto questo posso rispondere alla tua domanda sotto l’aspetto tecnico; devi sapere che la risposta sessuale nell’uomo e nella donna è fisiologicamente differente, infatti nell’uomo subito dopo aver raggiunto il punto più alto della risposta sessale e cioè l’orgasmo, incomincia una periodo refrattario, dove c’è un improvviso abbassamento libidico, un rilassamento del corpo e si entra in una fase di riposo, che può portare molto facilmente ad addormentarsi; in questo periodo refrattario, ogni attività che può disturbare quella sensazione di benessere e rilassamento, crea malumore nell’uomo; per questo motivo il tuo ragazzo ha questo atteggiamento nei tuoi confronti subito dopo il coito. Questo periodo refrattario aumenta con il passare degli anni, un ragazzo di 20 anni avrà una risposta sessuale di nuovo attiva dopo pochi minuti a differenza di un uomo di 50 anni che avrà bisogno di più tempo. Nella donna la risposta sessuale dopo l’orgasmo è completamente differente, infatti il periodo refrattario può essere minimo o non esserci per niente, per questa ragione una donna è in grado di avere più orgasmi consecutivi, e se così non fosse una donna ha bisogno che questa fase venga sempre accompagnata lentamente da coccole e carezze. Purtroppo Francesca il tuo non è un caso isolato, gli uomini dovrebbero sforzarsi di accompagnare la propria partner a godesi anche i momenti dopo l’orgasmo, e le donne devono accettare i tempi del proprio compagno, non confondendo i sentimenti con aspetti fisiologici. Spero che questa spiegazione possa aiutarti in seguito.

Fabio – Sex Academy

Francesca – 302017-08-29T09:12:08+02:00

Fabio – 34

Fabio – 34
Buongiorno, avete mai sentito parlare del punto L per noi uomini? Ho letto che equivale al punto G femminile, sarei curioso di sapere se esiste davvero, e se è vero che può dare un forte orgasmo se stimolato, grazie.

Buongiorno a te Fabio, il punto L scoperto nel 1989 da Elisabetta Leslie Leonelli, equivale più che ad un vero punto sul nostro corpo, ad un’area circoscritta nel perineo, quindi tra la base dei testicoli e l’ano, una zona con moltissime terminazioni nervose, che se stimolate possono portare ad un grande senso di benessere e piacere. La stimolazione del punto L può essere manuale, con delle semplici pressioni sull’area perineale, orale, o indirettamente per via anale, e di conseguenza con la stimolazione del punto P cioè della prostata, attraverso un massaggio prostatico.
Simone – Sex Academy

Fabio – 342017-08-29T09:14:29+02:00

Livia – 42

Livia – 42
Buonasera Sex Academy, sono Livia un’amante delle sesso estremo, io e mio marito pratichiamo sesso bdsm e ci piace molto giocare con frustini e corde, qualche giorno fa’ mi ha chiesto di provare il figging, mi sono documentata su internet e chiesto ad amici se conoscessero meglio questo gioco, prima di provare vorrei sapere se è una pratica sicura e quali sono gli accorgimenti da dover prendere per evitare possibili problemi. Grazie a tutti e complimenti per il forum.

Buongiorno Livia, il Figging, come tutte le pratiche estreme utilizzate in contesto BDSM, hanno sempre bisogno di accortezze, e soprattutto di buon senso. Per chi non conoscesse questa pratica, il Figging consiste nell’introduzione di una radice di zenzero nell’ano; lo zenzero crea una sensazione di bruciore intenso, aumentando la circolazione sanguinea nei glutei, così da sentire maggiore dolore se si viene sculacciati o frustati. I consigli che posso darti sono di sbucciare e pulire bene la radice di zenzero, di usare un pezzo abbastanza grande per evitare che possa essere risucchiato all’interno dell’ano, uno stratagemma utile è quello di legare un filo alla base, così da poterlo estrarre senza problemi; in ultimo ti consiglio di usare sempre del lubrificante, so benissimo che gli amanti del BDSM mi odieranno per questo, perché il lubrificante può diminuire l’effetto di bruciore che rilascia lo zenzero, ma per la prime volte non sarebbe sbagliato utilizzarlo. Buon divertimento.
Patricia – Sex Academy

Livia – 422017-08-21T10:55:54+02:00

Bruno – 38

Bruno – 38
Salve a tutti, sono Bruno da Roma, sto leggendo con molto interesse il vostro forum, e spero che anche a me potete dare una risposta ad un problema che ho con Arianna mia moglie; abbiamo una bambina di dieci mesi, e da quando è nata che i nostri rapporti a letto sono cambiati, ho letto su internet che la nascita di un bambino in una coppia può cambiare la vita sessuale nella donna, ho letto anche di depressione post parto, ma non credo che sia il nostro caso, anche perché la voglia di fare l’amore non è venuta meno, solamente che i nostri rapporti adesso si limitano a sesso orale e masturbazione, parlare di penetrazione è diventato impossibile, Arianna mi dice che non vuole essere penetrata, che sente dolore e che preferisce evitare. Mi chiedo se questo suo rifiuto è legato alla nascita di nostra figlia, e se dopo dieci mesi dal parto può avere dolori di questo genere.

Buongiorno Bruno e grazie per aver raccontato la tua storia nel nostro forum, sicuramente molte coppie si trovano nella tua stessa situazione e spero di poter dare anche a loro una risposta adeguata. La nascita di un figlio è uno dei primi motivi di cambiamento della vita sessuale in una coppia, le ragioni sono molteplici, e vanno dalla trasformazione del corpo di una donna che può sentirsi meno attraente di prima e quindi meno desiderata, ad una terza figura all’interno del nucleo familiare, che può scaturire gelosie nell’uomo, dal momento che la compagna dedica tutte quelle attenzioni che prima erano per il compagno, adesso lo sono per il figlio, fino ad arrivare a problemi di depressione post parto, come dicevi tu. Nel tuo caso, mi sembra di capire che il calo di desiderio non è venuto a mancare, ma che tua moglie ha dolori durante la penetrazione; una possibile disfunzione può essere la Dispareunia, ovvero il dolore generalizzato dopo il rapporto, conosciuto anche come “coito doloroso”, le possibili cause possono essere sia di natura fisica, come una insufficiente lubrificazione vaginale, un infezione o infiammazione delle vie genitali, ma anche lacerazioni da parto o cicatrici dovute ad interventi chirurgici. Quindi il primo passo da fare se non lo avete già fatto, è quello di una visita ginecologica accurata per capire se il problema è di natura fisica; se così non fosse allora bisogna analizzare il problema sotto il profilo psicologico, in questo caso i motivi possono essere riconducibili ad un conflitto di coppia, o se sua moglie ha avuto una gravidanza difficile, il solo pensiero di poter rivivere un’esperienza traumatica e dolorosa, le impedisce di avere rapporti completi, un meccanismo di difesa psicologica per evitare un’altra possibile gravidanza. In questo caso vi consiglio di rivolgervi ad un terapeuta che possa intervenire sotto l’aspetto psicologico e aiutarvi a risolvere il vostro problema.
Simone -Sex Academy

Bruno – 382017-08-29T09:17:25+02:00

Federica – 34

Federica – 34
Buongiorno a tutto il Forum, vi scrivo per chiedervi un consiglio; da circa un anno che convivo con il mio ragazzo, e già dopo qualche mese di convivenza il nostro rapporto è cambiato, purtroppo in negativo. In casa c’è sempre una tensione, e si litiga anche per le piccole cose; ho provato molte volte a parlargli e spiegargli che così non si può andare avanti e che tutti i nostri sogni stanno svanendo, anche il sesso si è ridotto al minimo, poche volte e soprattutto senza quella passione che ci ha legato per anni. Gli ho chiesto di essere sincero con me, se ci fosse un’altra donna nella sua vita, ma lui continua a ripetere che non c’è nulla e che per lui va tutto bene. Vorrei provare a fare una terapia di coppia, ma non saprei da dove iniziare e come convincerlo a farci aiutare prima che il rapporto finisca male. Spero di ricevere un consiglio su cosa fare. Grazie ancora.

Buongiorno a te Federica, la convivenza è una scelta impegnativa in una coppia, e se gestita in modo scorretto può portare anche alla rottura della stessa. Quando si decide di formare un nuovo nucleo familiare, differente da quello di origine, bisogna resettare il modello e lo stile di vita adottato fino a quel momento; scegliere di condividere la propria vita con un’altra persona, vuol dire accettare e adeguarsi anche al suo modo di fare e vedere le cose, avendo vissuto un arco della tua vita seguendo delle abitudini, consideri che quel modo di vivere sia il più corretto, non ammettendo a te stessa che ci possono essere altre possibilità e modi diversi di affrontare le cose, tutto questo fa si che in modo inconscio si impongono le proprie abitudini al partner, che ovviamente non comprende queste nuove regole, ma ansi le considera un attacco e un imporsi a cambiare le proprie abitudini. Bisogna sempre ricordarsi che le donne e gli uomini hanno un modo differente di comunicare e affrontare la vita, pensare di cambiare una persona è l’errore che tutti commettono, in questo caso bisognerebbe essere più sinceri con se stessi, selezionare le cose veramente importanti per noi e scartare quelle superflue, che rappresentano molto spesso motivo di lite; il lavoro di cambiamento deve essere dentro di noi, solo così il nostro partner potrà rispettarci e automaticamente avvicinarsi anche lui in questa fase di cambiamento. La comunicazione verbale e non, è l’elemento su cui dovete cominciare a lavorare seriamente; la terapia di coppia come nel vostro caso vi potrà aiutare molto, imparerete a tradurre il linguaggio da maschile a femminile e viceversa, e a prendere coscienza che il percorso che avete scelto di intraprendere è fatto di sacrifici e rinunce al passato, ma può trasformarsi in un percorso molto più appagante e ricco di gioie.
Giulia -Sex Academy

Federica – 342017-08-29T09:19:38+02:00

Daniela – 37

Daniela – 37
Buonasera, mi chiamo Daniela ho 37 anni e sono sposata con Gianni da 5 anni, ho un problema che sta rovinando il nostro rapporto, abbiamo una buona intesa sessuale, i nostri rapporti sessuali sono sempre molto belli e avvolgenti, ma non riesco mai a raggiungere l’orgasmo; le prime volte non ci davo peso ed ho iniziato a fingere per non rovinare l’intesa con Gianni, ma a distanza di anni le cose non sono cambiate, anzi mi sembra che l’orgasmo sia un qualcosa che non riuscirò mai a raggiungere nella mia vita, tutto questo sta diventando straziante per il nostro rapporto e vorrei capire se questo mio problema è legato a lui, o se è solamente mio. Ho letto di molte ragazze che hanno lo stesso problema e che è una cosa diffusa, vorrei capire cosa fare, se è necessaria una terapia sessuale, se ci sono dei rimedi farmacologici, ho letto anche del tantra che può risolvere questo problema. Vorrei ricevere delle informazioni per capire cosa fare. Grazie Daniela.

Ciao Daniela, grazie per averci scritto e parlato liberamente del tuo problema. L’anorgasmia purtroppo è una disfunzione sessuale molto diffusa nelle donne, ma anche negli uomini, certamente in numero ridotto. L’anorgasmia come dice la parola stessa è l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo, quindi non di provare piacere durante un rapporto, ma semplicemente di non raggiungere il punto più alto della risposta sessuale che è appunto l’orgasmo. Noi nella Sex Academy diciamo sempre che ognuno è “Responsabile del proprio orgasmo” e che quindi la responsabilità del proprio partner è molto limitata. Da come ci racconti sembra che hai problemi a raggiungere l’orgasmo da sempre, non solo con tuo marito, ma anche da sola con la masturbazione; se fosse così in questo caso parliamo di Anorgasmia Primaria, cioè sempre presente, e non successiva ad un evento in particolare. Le problematiche possono essere molteplici e così anche le soluzioni, raramente questa disfunzione è di natura organica, ma quasi sempre psicologica, dovuta ad una rigida educazione sessuale ricevuta, ad un trauma subito, o semplicemente all’incapacità di lasciarsi andare, per la paura della perdita di controllo durante un rapporto sessuale. Le terapie a disposizioni sono molte, il Tantra come citato da te, è una delle possibili, forse la prima che ti consiglierei di provare, il prendere coscienza del proprio corpo, imparare a rilassarsi con la respirazione profonda e lasciarsi abbandonare in una sessione tantrica, può rappresentare una soluzione immediata al tuo problema. Per qualsiasi altro dubbio puoi contattarci senza nessun problema.
Giulia -Sex Academy

Daniela – 372017-08-29T09:22:06+02:00

Martina – 31

Martina – 31
Ciao Sex Academy, sono Martina e vi scrivo da Bologna, ho comprato su internet un dildo in lattice, e l’ho utilizzato solo poche volte, perché usandolo mi provoca sempre una sensazione di grande bruciore, vorrei chiedervi se secondo voi è un mio problema di intolleranza al lattice o devo utilizzare delle particolari accortezze.

Ciao buongiorno Martina, i sex toys in lattice, in gomma jelly o in vinile sono sicuramente i più venduti, ma anche allo stesso tempo i più economici, purtroppo alcuni di questi oggetti possono essere prodotti con lattice in gomma scadente, creando così problemi di irritazioni nell’uso; molto spesso quando si apre la confezione di un dildo in lattice, e si avverte un odore forte di materiale plastico, vuol dire che l’oggetto è realizzato con prodotti scadenti e addirittura tossici, o potrebbe essere anche vecchio, infatti i sex toys in lattice hanno una durata limitata nel tempo, perché con l’utilizzo la superficie si può deteriorare. Quello che ti consiglio è di usare un profilattico sul dildo, così potrai capire subito se hai un problema di intolleranza al lattice, se così non fosse, allora ti consiglio di acquistare un dildo nuovo, possibilmente di una buona marca, e garantito nel tempo; voglio ricordarti inoltre che i dildo in lattice e gomma jelly non sono compatibili con lubrificanti a base d’olio.

Giulia -Sex Academy

Martina – 312017-08-29T09:24:37+02:00

Carlo – 19

Carlo – 19
Salve a tutto il forum, io e i miei amici spesso parliamo di dimensioni del pene, soprattutto quando ci troviamo in spogliatoio dopo una partita a pallone, ed ogni volta nasce una competizione a chi ce l’ha più grande; avrei una domanda da farvi, che credo interessi tutti gli uomini: quali sono le dimensioni normali di un pene? Grazie.

Buongiorno Carlo, in effetti il tuo quesito credo che riguardi tutti gli uomini, che come te almeno una volta hanno avuto la cosiddetta “sindrome da spogliatoio”. Innanzitutto non esistono dimensioni normali di un pene, ma come per le misure antropometriche di un uomo, possiamo solamente basarci sulle statistiche mondiali, che ovviamente cambiano a seconda dei paesi; un po’ come succede per la statura di un uomo, sappiamo che in alcuni paesi gli uomini sono molto più alti rispetto ad altri. Per quanto riguarda le dimensioni del pene, i paesi dove gli uomini hanno un organo maggiormente sviluppato sono in centro Africa e in sud America, a seguire vengono i paesi latini come l’Italia e la Francia, e alla fine della classifica i paesi orientali, come Cina e India. In Italia le dimensioni medie variano tra i 12 e i 16 cm. di lunghezza in un pene in erezione, con una circonferenza media di 12 cm. Grazie a te di averci contattato.
Fabio -Sex Academy

Carlo – 192017-08-29T09:26:34+02:00

Serena – 49

Serena – 49
Buongiorno sex-academy, volevo complimentarmi per la pagina internet, e per questo forum sulla sessualità; mi chiamo Serena ed ho un problema con il figlio del mio compagno che si chiama Matteo ed ha 17 anni, non so se siete in grado di darmi qualche risposta, ma Matteo da quando era piccolo che ha tendenze femminili, e con il crescere sono sempre aumentate, tanto che dentro casa si trucca e si veste da donna con i miei abiti; ha solamente amiche femmine e non gli piace uscire con i suoi compagni di scuola; ultimamente ci ha confessato che da grande vorrebbe fare la drag queen, così da potersi sentire libero di vestirsi tutti i giorni da donna. Quello che prima ci sembrava un gioco innocente di un adolescente, adesso ci inizia a preoccupare, e stiamo decidendo di andare da uno psicologo per farlo vedere. Grazie e spero in una vostra risposta.

Buongiorno Serena, grazie per i complimenti e di averci contattato, rispondere al tuo problema senza analizzare bene il caso non è affatto semplice, da quello che racconti Matteo potrebbe soffrire di un “DIG – Disturbo di Identità di Genere”, che consiste nell’identificazione dell’individuo nel sesso opposto a quello biologico, cosa totalmente diversa dall’omosessualità che riguarda l’orientamento sessuale, infatti un soggetto che soffre di DIG può essere eterosessuale o bisessuale. Questo disturbo mentale è abbastanza raro, le stime parlano di circa un uomo su trentamila e si manifesta già da piccoli a quattro – cinque anni. Le cause di questo disturbo sono riconducibili principalmente a problemi di natura psicologica o educativa che il bambino ha avuto già da piccolo; alcuni studi riconducono questo disturbo anche a problemi biologici, come la carenza di androgeni nell’utero della madre durante la gravidanza. Questo disturbo non trova una soluzione con farmaci o cure particolari, solamente con la psicoterapia si può aiutare questo ragazzo ad accettare se stesso e la propria sessualità, eventualmente a rimuovere un trauma avuto da piccolo, ed elaborare un progetto di vita consono alla sua natura. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che sicuramente vi proporrà una terapia familiare più che individuale, perché in questo caso, Matteo solo sentendosi accettato dalla famiglia, potrà vivere una vita senza nascondersi e più normale possibile. Il tema è abbastanza complesso e va analizzato nello specifico, spero di averle dato una prima risposta al suo quesito.
Fabio –Sex Academy

Serena – 492017-08-29T09:29:05+02:00

Roberto – 34

Roberto – 34
Ciao a tutti, sono Roberto e la settimana scorsa ho comprato un plug anale per mia moglie che lo ha trovato fantastico, mi chiedevo se esistono dei sex toys anali appositi per noi uomini, in particolar modo per la prostata, o se non c’è differenza con quelli per le donne. Grazie a tutti.

Buongiorno Roberto, grazie per averci contattato; i sex toys anali che puoi trovare in commercio possono essere utilizzati dalle donne e dagli uomini allo stesso modo, in quanto l’anatomia anorettale di entrambi i sessi è pressoché identica, l’importante è utilizzare oggetti studiati per la stimolazione anale e non vaginale, in quanto tutti i sex toys anali sono progettati per avere una base più larga o una forma particolare che evita il cosi detto risucchio con la contrazione dei muscoli pelvici, rischiando così di finire in pronto soccorso. Alcuni sex toys hanno una particolare forma con la punta rivolta verso l’alto, questi sono studiati per la stimolazione della prostata per gli uomini o del punto G per la donna.
Giulia –Sex Academy

Roberto – 342017-08-29T09:31:07+02:00

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