Origini e filosofia

Tantra in sanscrito ha diversi significati con una comune matrice: significa tessere trame infinite oppure strumento di tessiture per ampliare trame, oppure, e questo è il significato che si avvicina maggiormente alla nostra cultura occidentale, significa, “strumento per ampliare la coscienza”. In occidente la pratica tantrica è stata trasformata in pratica corporea esperienziale e rituale, di ascolto e meditazione, che cavalca l’esperienza dell’energia erotica come veicolo per sciogliere nell’estasi le resistenze e i condizionamenti dell’Ego, e portarci all’incontro profondo con se stessi, all’incontro profondo e puro dei cuori, all’incontro con l’Amore autentico e con l’Energia Divina che è in noi, pur rimanendo con i piedi per terra.

Il Tantra quindi è una pratica psicocorporea che in quanto tale, permette di accedere alle alte sfere spirituali. Mirando all’evoluzione personale, i praticanti del Tantra si concentrano sulla realtà dei sensi, impegnandosi a espandere la loro percezione, liberando la mente dai pregiudizi e osservando le varie manifestazioni della realtà.

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